Diagnosi della MPS I
La Mucopolisaccaridosi di tipo I è una malattia da accumulo di materiale non degradato causata dalla mancanza dell’enzima α-L-iduronidasi.
Nei primi 12 mesi dalla nascita il neonato può dimostrare uno stato di salute nella norma agli occhi della sua famiglia, così come a quelli del medico. Questo il motivo per il quale è difficile cogliere i segni di una patologia così complessa. Le persone con MPS I di solito sviluppano diversi sintomi che si manifestano progressivamente e spesso non specifici e quindi difficili da attribuire a questa mucopolisaccaridosi.
L’importanza di una diagnosi precoce
La possibilità di differenziare correttamente la mucopolisaccaridosi da altri disordini è fondamentale per ridurre il ritardo diagnostico e ottimizzare la gestione terapeutica. Tuttavia, trattandosi di una malattia rara e poiché molti dei suoi segni e sintomi sono simili a quelli di altre malattie, la diagnosi differenziale può essere difficile.
L’esordio della malattia avviene generalmente in età pediatrica, ma i segni possono essere lievi e per questo venire trascurati e/o diagnosticati erroneamente.
La forma più lieve di MPS I è spesso trascurata e/o non diagnosticata per anni, con una progressione silente di malattia e può essere riconosciuta solo ad uno stadio avanzato, quando è troppo tardi per poter intervenire. Il riconoscimento dei sintomi ad uno stadio precoce di malattia è fondamentale per ottenere migliori risultati clinici.
Alcune manifestazioni cliniche sono condivise dai vari tipi di MPS, specie la rigidità articolare, dovuta al deposito di GAG durante l’infanzia, che causa ispessimento delle capsule e dei legamenti. La rigidità è tipicamente localizzata alle mani e alle spalle, ma può colpire tutte le articolazioni. È comune a tutte le MPS tranne che all’MPS IV dove, al contrario, è presente ipermobilità delle articolazioni.
Queste manifestazioni spesso richiedono una diagnosi differenziale con le malattie reumatiche, in particolare con l’artrite idiopatica giovanile e l’artrite reumatoide, dalle quali si differenzia per la mancanza di segni clinici e umorali di infiammazione, per mancanza di risposta alla terapia con steroidi e con antinfiammatori non steroidei, e per mancanza di rigidità mattutina e di lesioni ossee erosive alla radiografia. Tra le altre manifestazioni reumatiche che possono entrare nella diagnosi differenziale sono invece presenti: la polimiosite, la polineuropatia, la fibromialgia, le malattie del connettivo, il dolore di crescita, la spondiloartrite, la sclerodermia, le malattie autoimmuni, la distrofia muscolare e la dermatomiosite.
Nei pazienti MPS1 con forma attenuata si stima un ritardo diagnostico fino a 4 anni
Il ritardo diagnostico è molto comune nei pazienti con forma attenuata di Mucopolisaccaridosi di tipo I. Dati recenti dal Registro MPS I indicano che ci sono ancora pazienti che subiscono un ritardo nella diagnosi dall’insorgenza dei primi sintomi, specialmente nei pazienti con forma attenuata che non mostrano i segni fisici evidenti presenti nella forma più severa.
Scopri quali sono gli esami e le analisi per diagnosticare la MPS
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MAT-IT-2100680