Questo sito è esclusivamente dedicato a professionisti del settore sanitario che risiedono e/o lavorano in Italia

La Malattia di Pompe è una patologia autosomica recessiva, pertanto anche se i sintomi più comunemente riportati nella LOPD sono la debolezza dei muscoli prossimali e del tronco, l’intolleranza all’esercizio, la dispnea, il disturbo della tosse e le difficoltà nella deglutizione, si tratta di una malattia multisistemica, che può interessare diversi organi e sistemi.1
La cura dei pazienti e la gestione di questo disordine multisistemico devono essere affidate ad un team di medici multidisciplinare.2

111

Nel settembre 2014 22 esperti nella gestione clinica dei pazienti con Malattia di Pompe di 9 paesi europei si sono riuniti a Naarden in un consorzio (EPOC: European Pompe Consortium) con l’obiettivo di:

  • Stabilire un network europeo sulla Malattia di Pompe.
  • Concordare un pannello minimo di variabili di outcome utili per la gestione clinica dei pazienti adulti con Malattia di Pompe.
  • Dare indicazioni sui criteri di inizio e fine della terapia.

Il consorzio ha concordato le misure di outcome indispensabili per la condivisione all’interno del network e utili al follow up dei pazienti.

  • Forza muscolare: MMT (Manual Muscle Testing) utilizzando la scala valutativa del MRC: estensori – flessori del collo; abduttori della spalla; flessori – estensori del gomito; flessori – estensori dell’anca; adduttori – abduttori dell’anca; flessori – estensori del ginocchio.
  • Funzione muscolare: 6MWT (6 Minute Walking Test); GSGC (Gait: camminare per 10 metri; Stairs: salire 4 scalini; G: manovra di Gowers; C: alzarsi dalla sedia).
  • Funzione respiratoria: test respiratori e stato ventilatorio.
  • Outcome riferiti dai pazienti: test QoL e fatica.
  • Altre informazioni: sopravvivenza e trattamento.
Gestione della malattia
Rif 3.

Monitoraggio costante

La natura progressiva della Malattia di Pompe, insieme alla natura imprevedibile di tale progressione, rendono fondamentale un monitoraggio regolare dei pazienti. Alterazioni delle condizioni cliniche dei pazienti possono essere identificate tempestivamente e il programma di trattamento/gestione può essere adattato conformemente.

Frequenza dei controlli:

  • Tutti i pazienti con la forma infantile della Malattia di Pompe devono essere sottoposti ad un monitoraggio attento e frequente, vista la rapida progressione della malattia in questo gruppo di pazienti.4
  • Nei pazienti con la forma ad esordio tardivo a progressione più lenta, si consiglia un controllo ogni 6-12 mesi.5,6
  • Il team di medici che cura il paziente determinerà la natura e la frequenza delle valutazioni, in base alle necessità cliniche individuali.

Programma di valutazione del registro Pompe

Il registro Pompe ha sviluppato un programma di valutazioni, basato sulle raccomandazioni di specialisti internazionali con esperienza nel trattamento dei pazienti con Malattia di Pompe:

Le aree di valutazione chiave del monitoraggio delle manifestazioni e della progressione della Malattia di Pompe sono5-8

  • Salute generale.
     
  • Il monitoraggio del peso è importante in tutti i pazienti con Malattia di Pompe. Nei neonati, ad esempio, questa importanza deriva dalle difficoltà nell'alimentazione che possono rendere difficile il mantenimento di un peso corporeo normale. Sono disponibili anche diverse indagini e scale relative alla qualità della vita raccomandate per i pazienti, che possono supportare il monitoraggio della progressione della malattia e la valutazione del benessere mentale ed emotivo.
     
  • Monitoraggio cardiaco: il monitoraggio cardiaco è indispensabile nei neonati con Malattia di Pompe. Infatti, la maggior parte dei neonati non trattati muore a causa di insufficienza cardiaca entro il primo anno di vita. RX del torace ed ECG consentono una valutazione costante della progressione della cardiomiopatia e aiutano a guidare le decisioni terapeutiche. Nei casi gravi, può essere utile un ECG ambulatoriale delle 24 ore per monitorare l'aumento del rischio di aritmia e di morte improvvisa.
     
  • Monitoraggio delle vie respiratorie: l'insufficienza respiratoria è la causa più frequente di morte nei bambini e adulti con Malattia di Pompe anche fra quelli non sottoposti a ventilazione artificiale.7,8
    L'insufficienza respiratoria non è sempre facile da riconoscere, pertanto test di routine della funzionalità polmonare (inclusa capacità vitale polmonare e resistenza diaframmatica) sono di importanza fondamentale, anche nei pazienti senza segni apparenti, in quanto un brusco peggioramento clinico può manifestarsi in qualsiasi momento. Anche un'anamnesi dettagliata del sonno, alla diagnosi e alle visite di controllo, può essere utile, in quanto i disturbi respiratori del sonno sono spesso una manifestazione precoce di patologie respiratorie.5
     
  • Monitoraggio muscoloscheletrico e neurologico: valutazioni muscoloscheletriche e neurologiche, inclusi RX, elettromiografia (EMG) e traguardi motori comparativi aiutano a valutare e a tracciare le capacità funzionali e motorie dei pazienti, oltre alla progressione della malattia.5 Si tratta di strumenti importanti per decisioni informate sulla riabilitazione fisica e su altri interventi. Possono essere anche indicati test per verificare la densità minerale ossea, in quanto una diminuzione è frequente nei pazienti di diversi gruppi di età.

Gestione dei sintomi

L'impatto multisistemico della Malattia di Pompe è tale da dover suddividere la gestione dei sintomi e le cure di supporto in diverse categorie.

Bibliografia
  1. Chan et al. Molecular Genetics and Metabolism 120 (2017) 163–172.
  2. Cupler EJ et al. Muscle Nerve. 2012 Mar; 45(3): 319–333.
  3. Schoser et al.  Neuromuscular Disorders 25 (2015) 674–678.
  4. Kronn DF et al. Pediatrics 2017 Jul;140(Suppl 1):S24-S45.
  5. Kishnani PS et al. Genet Med 2006; 8:267-88. 
  6. Cupler EJ et al. Muscle Nerve. 2012 Mar;45(3):319-33.
  7. Hirschhorn R, Reuser AJ. Glycogen Storage Disease Type II: Acid α-Glucosidase (Acid Maltase) Deficiency. In: Valle D, Beaudet AL, Vogelstein B, Kinzler KW, Antonarakis SE, Ballabio A, Gibson K, Mitchell G., eds. The Online Metabolic and Molecular Bases of Inherited Disease. OMMBID.
  8. Winkel LP et al. J Neurol 2006; 252:875-84.
  9. Hagemans ML, Hop WC, Van Doorn PA, Reuser AJ, Van der Ploeg AT. Course of disability and respiratory function in untreated late-onset Pompe disease. Neurology 2006; 66:581-3. 
  10. Mellies U, Lofaso F. Pompe disease: A neuromuscular disease with respiratory muscle involvement. Respir Med. 2009;103(4):477-84.
  11. Iolascon et al. Acta Myologica • 2018; XXXVII: p. 241-251.

MAT-IT-2100349